jeudi 6 juin 2013

Se si potesse...


Se si potessero smontare alcune chiese ormai inutilizzate o sovradimensionate nelle nostre città per ricostruirle qui in Congo... sarebbe una bella cosa. Ogni domenica in Congo le chiese cattoliche si riempiono di fedeli in tutti i loro settori. Le chiese più ricche sono poche, quelle soprattutto nel centro delle più grandi città. Ma le parrocchie di periferia, quelle che si possono raggiungere sono con una 4x4, in genere sono dei semplici capannoni un po' abbeliti con tanta fantasia. Eppure le celebrazioni sono di una ricchezza unica: è risaputa la qualità dei canti e delle danze, ma ciò che più colpisce è la ministerialità della comunità. Ognuno ha il suo ruolo, preti, religiosi, laici, giovani, adulti, bambini. Tutti contribuiscono con il poco che hanno alle necessità della comunità. Tutti prestano la loro parte di animazione alla liturgia, lasciando poi ai responsabili della corale, degli annunci, della proclamazione della Parola, etc. di coordinare e di dirigere. Il parroco della Regina degli Apostoli di Lubumbashi mi ha chiesto aiuto per completare la costruzione della nuova chiesa, appena abbozzata grazie al lavoro di giovani volontari del luogo. La piccola cappella attuale è stata costruita da noi Paolini negli anni ottanta, vicino alla nostra comunità, su richiesta dell'Arcivescovo del tempo, per soddisfare i cristiani del villaggio. Ora il villaggio è diventato un vero quartiere con più di 2000 adulti. Cosa si può fare? L'Abbé Guillaume mi ha detto: anche 50 dollari ci aiutano ad aggiungere un po' di mattoni...