Non intendo fare alcuna riflessione sull'evoluzionismo e sul creazionismo, sul rapporto tra la fede cristiana e la creazione. Solo raccontare l'esperienza di essere stato accanto a questi primati "bonobo" che - al dire degli studiosi - raggiungono capacità comportamentali e relazionali di un umano di sei anni. Contemplo anche questa realtà che fa parte dell'immenso bagaglio culturale africano. I bonobo ci fanno divertire perché in essi vediamo riflesso un tratto di noi. E si capisce anche cosa rende l'umano l'essere più amato da Dio e con capacità non assimilabili a nessun altro vivente.
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